UELI SCHNORF E PHILIPP PETER, TITOLARI DI WETAG CONSULTING DELINEANO LE PRINCIPALI TENDENZE DEL MERCATO MONDIALE DEGLI IMMOBILI DI LUSSO E SI SOFFERMANO CON PARTICOLARE ATTENZIONE ALLA SITUAZIONE DEL TICINO.
Tenendo conto della vostra esperienza internazionale e dell’appartenenza ai più prestigiosi network Real Estate, quali sono a vostro giudizio i principali elementi che caratterizzeranno il mercato degli immobili di lusso nei prossimi anni?
«Partiamo da una necessaria premessa. Il mercato è determinato da due elementi: gli attori, cioè i venditori e gli acquiranti, e quella che potrebbe essere detta la merce, cioè gli immobili di lusso. Ebbene, il numero degli acquirenti è destinato a crescere non fosse per il fatto che in nuovi e immensi Paesi sta crescendo il numero dei possessori di ricchezza. Le statistiche attuali dicono che a livello mondiale nel 2018 il 14% dei ricchi (HNWI) ha intenzione di comprare proprietà, mentre il 12% ha intenzione di vendere. Entro il 2021 questa relazione dovrebbe accentuarsi, ovvero il 25% avrà desiderio di comprare mentre il 17% di vendere: il mercato del lusso nei prossimi anni registrerà quindi una scarsità di oggetti. I venditori decideranno sui prezzi, si parla di un "seller's market". Ciò significa pure che nel mercato degli immobili di lusso le compravendite si faranno sempre più difficili e richiederanno sempre maggiore professionalità e competenza da parte di chi intende operare con successo nel settore».
In particolare, quale prevedete possa essere lo sviluppo dei principali mercati-chiave?
«Per il mercato del lusso bisognerebbe fare un’analisi differenziata Paese per Paese. In termini molto generali si può dire che Stati Uniti e Canada continueranno a crescere dimostrando un costante dinamismo, non solo grazie ai capitali provenienti dall’Estremo Oriente. L’Australia, che negli ultimi anni ha registrato una notevole crescita, manterrà questo trend positivo, anche grazie all'influenza asiatica. Per la Gran Bretagna e per Londra in particolare si prevede un andamento più altalenante, a causa della Brexit e della legislazione inglese. L’Italia (Sardegna per il mare, Toscana per le tenute agricole) continuerà ad essere una destinazione privilegiata, così come la Spagna per quanto riguarda Marbella. Per l'Italia in particolare si prevede un miglioramente del mercato. In calo invece il gradimento dei Paesi caraibici, anche a causa delle frequenti calamità naturali, con l’eccezione tuttavia di St. Barth che continua ad essere una località da sogno molto attrattiva».
E per quando riguarda il mercato specifico ticinese, quali previsioni si possono fare?
«Il mercato degli immobili di lusso mantiene in Ticino inalterate tutte le sue potenzialità di crescita, anche perchè resta comunque un mercato caratterizzato da numeri necessariamente modesti. La grande variabile è data tuttavia dalle scelte della politica e dalla capacità di riconoscere che il mercato del lusso ha per tutta la Svizzera e dunque anche per il Ticino una grande importanza. E a questa consapevolezza dovrebbero di conseguenza seguire quelle azioni di supporto che ancora mancano. Per esempio, in Ticino andrebbe favorita l’apertura di scuole multilingue che sono un’esigenza molto sentita dalla clientela internazionale. Oppure la presenza di un aeroporto la cui operatività deve essere senz’altro mantenuta. Un fattore positivo è invece il miglioramento dei trasporti, sia per quanto riguarda il sistema ferroviario che i collegamenti stradali, i cui benefici si vedranno già nei prossimi anni».
Quali sono le principali richieste che provengono dagli acquirenti internazionali di alta fascia che guardano al Ticino?
«Un tempo erano molto ricercate le ville e le residenze d’epoca, di cui restano magnifiche testimonianze lungo le sponde dei laghi insubrici. Oggi invece il gradimento si orienta soprattutto verso unità immobiliari di recente costruzione, moderne, funzionali e dotate di tutti i necessari comfort anche tecnologici. Di conseguenza, le residenze costruite negli anni ‘50-'90 fanno più fatica ad essere collocate sul mercato. In questo senso, si è assistito ad una profonda trasformazione delle richieste avanzate da una clientela proveniente per 2/3 circa dall’estero e per il resto soprattutto dalla Svizzera interna. Altri elementi che orientano in modo importante la scelta di una residenza riguardano poi la posizione, l’accessibilità, la dotazione di servizi».
Il concetto di status muta a seconda della regione di riferimento: quali sono le caratteristiche degli acquirenti che guardano al Ticino?
«Questa è una situazione molto interessante da analizzare. Se noi guardiamo a potenziali acquirenti provenienti dall’Asia o del Medio Oriente, notiamo che le richieste sono per l’80% circa ancora indirizzate a residenze che possano trasmettere monumentalità e opulenza, a testimonianza di una ricchezza di recente acquisita. La percentuale scende al 50% circa per quanto riguarda gli acquirenti nordamericani. Se andiamo a vedere la situazione in Europa, solo il 36% dei acquirenti considerano status-symbol una proprietà opulenta; in Svizzera e in Ticino la percentuale è ancora più bassa: l’80% degli acquirenti ricerca soprattutto la discrezione, la riservatezza, la qualità assoluta non ostentata ma protetta e al riparo da occhi indiscreti».
Un elemento a cui viene attribuita una particolare importanza è dunque quello della sicurezza e della privacy. Come rispondono a questa esigenza la Svizzera e il Ticino?
«Chi viene in Ticino sceglie di usufruire di quelli che sono i tradizionali vantaggi offerti da questa regione, a cominciare dalla stabilità politica ed economico-finanziaria svizzera. Il gradevole clima mediterraneo, la natura verde e rigogliosa, i laghi di Lugano e Maggiore insieme alle montagne circostanti, hanno reso quest’area, da decenni, una destinazione particolarmente attrattiva. Inoltre, rivestono una grandissima importanza il basso livello di criminalità, un diffuso senso di sicurezza, l’eccellente sistema sanitario, le strutture e i servizi pubblici di alto livello. Vale a dire che in Svizzera intera la quota dei furti con scasso si è dimezzata dal 2009 al 2017 e il Ticino è tra i Cantoni con la quota più bassa. In altre parole, il Ticino continua ad essere un posto ideale in cui vivere».
Immobili di lusso a Ticino, Svizzera in vendita
Riva Antonio Caccia 3
CH-6900 Lugano
Via Antonio Ciseri 13A
CH-6600 Locarno
Via Monte Verità 1
CH-6612 Ascona
www.wetag.ch
www.journal.wetag.ch
[email protected]
+41(0)91 601 04 40