IL VALORE DELL’ARTE QUANTO VALE UN DIPINTO TRAMANDATO DA GENERAZIONE IN GENERAZIONE? UN OGGETTO ACQUISTATO D’IMPULSO AD UN’ASTA INTERNAZIONALE O AD UN MERCATO D’ANTIQUARIATO? SONO DOMANDE CHE MOLTO SPESSO CI PONIAMO, MA PER QUESTIONI DI PIGRIZIA O PERCHÉ NON SAPPIAMO A CHI RIVOLGERCI, LASCIAMO SOSPESE. Ed è proprio per informare e rendere servizio alla sua clientela che Wetag Consul- ting, nelle scorse settimane, ha organizzato - in collaborazione con la casa d’asta Christie’s - un evento esclusivo al Masi di Lugano. Un’occa- sione per accogliere amanti dell’arte e critici specializzati nel valutare pezzi unici e di epoche diverse, professioni- sti della rinomata casa d’asta Chri- stie’s, che tra i suoi record detiene an- che quello dell’Uomo col dito puntato del grigionese Alberto Giacometti, venduto a New York nel 2015 per 140 milioni di dollari. Un evento fuori dal comune, ma effettivamente c’era necessità di sensibilizzare i vostri clienti sulla valutazione ed il mercato degli oggetti d’arte? «Assolutamente, anche perché la nostra clientela molto spesso, oltre agli investi- menti immobiliari, effettua acquisti nel mondo dell’arte. Dovete immaginare che molte delle nostre proprietà in ven- dita sono decorate e ammobiliate e quindi ci capita di dover seguire anche delle trattative di compravendita legate a pezzi d’arte importanti e molto costosi». Ma questo lo potete fare direttamente voi come Wetag? «No. In questi casi devono intervenire professionisti del settore e per quanto ci riguarda, vista la nostra relazione de- cennale con Christie’s, chiamiamo lo- ro. In linea di massima in pochi giorni abbiamo un riscontro, anche perché a seconda degli oggetti da valutare ci ap- poggiamo principalmente agli uffici di Zurigo, Ginevra, Milano e Londra». Come mai l’evento al Masi di Lugano? «Lei ha ricordato l’asta del secolo di New York, durante la quale “L’uomo con il dito puntato” di Alberto Giaco- metti è stato venduto per un prezzo re- cord di 140 milioni di dollari. Questa asta storica è stata organizzata da Chri- stie’s. Il fatto di avere il figlio di Giaco- metti, Giovanni, accompagnato da al- cuni dei più importanti pittori svizzeri degli ultimi 200 anni, sto parlando di Segantini, Brunner e Hodler con i loro magnifici e enormi, scusatemi il termi- ne poco artistico, dipinti, è stata l’occa- sione per ricordare anche il nostro le- game stretto con l’arte e con la casa d’asta Christie’s, con la quale abbiamo appena rinnovato la nostra collabora- zione - che dura già da 15 anni - con un nuovo contratto pluriennale». E i vostri clienti hanno apprezzato l’accostamento? «Penso di sì. Le faccio un esempio con- creto: una nostra cliente ha mostrato una foto di un’anfora ad un esperto di arte antica di Christie’s degli uffici di Londra e poco dopo sono riusciti a capi- re di che periodo fosse e il valore appros- simativo. Naturalmente si dovranno in- contrare per una valutazione ufficiale e soprattutto perché gli oggetti d’arte de- vono essere autentificati di persona». Parliamo dell’importanza di far certificare e valutare gli oggetti d’arte da professionisti di fama internazionale, anche perché volendo ci sono molte persone che si “spacciano” per critici... «Questo è un altro tema che spesso af- frontiamo con i nostri clienti. Il far va- lutare e autentificare un pezzo d’arte da una casa come Christie’s ci mette dal riparo da truffe legate soprattutto all’acquisto, ma anche alla vendita». E se qualcuno fosse decisoa far valutare la propria collezione o semplicemente un pezzo d’arte? «La procedura è semplice: basta chia- marci e indicarci con che genere di esperto si desidera interloquire. Poi, mandando prima delle fotografie e una breve scheda tecnica (per esempio mi- sure, età stimata, provenienza), Chri- stie’s prenderà appuntamento discreta- mente con il cliente recandosi sul posto e valutando l’oggetto in questione. Vorrei inoltre aggiungere che non si tratta di un servizio che offriamo uni- camente a chi desidera vendere, ma anche a chi vuole acquistare e necessi- ta di un parere professionale e di un accertamento del prezzo. Un’altra cosa molto importate è che il mondo del